IL RITROVAMENTO DI CAPO ZEFFIRIO - Il ruggito del leone e quel vento che spinge fuori sogni e speranze degli Africoti (foto)
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di GIOACCHINO CRIACO - L’appuntamento è per le undici di questo 21 agosto, nella caserma dei carabinieri di Bianco. Il leone di bronzo ritrovato davanti al Capo Zeffirio stamattina dovrebbe passare dalle mani dei suoi ritrovatori a quelle degli uomini della Benemerita. Bruno Bruzzaniti e Leo Morabito, gli scopritori, sono stati convocati in caserma e, presumibilmente, dopo aver raccolto le loro dichiarazioni i carabinieri chiederanno la consegna del reperto. E Morabito e Bruzzaniti, ovviamente, affideranno la loro creatura nelle mani degli uomini dell’Arma. La notizia della scoperta, partita dal settimanale La Riviera, ha fatto il giro dell’Italia e c’è da scommettere che a Bianco ci sarà parecchia stampa a vedere in diretta il leone di bronzo.
Fin qui la cronaca, di un qualcosa che si spera sia importante. Un qualcosa che potrebbe avere un significato particolare. Non mi lascio prendere dall’entusiasmo facile e utilizzerò le forme e i tempi del condizionale. Per un lungo istante sono stato faccia a faccia col Leone dello Zefiro. Non sono un esperto, e in genere adotto un sano scetticismo di fronte a presunte scoperte. Ho trattenuto l’emozione davanti al felino sorto dallo Ionio. Ho girato la foto a uno dei più illustri esperti di archeologia italiani e ho atteso. La risposta è arrivata per telefono, immediata. Epoca greco-romana, importante per il pregio del reperto e, soprattutto, per quello che potrebbe esserci sulla nave che lo trasportava.
Non vi riferisco le, tante, ipotesi che ho sentito formulare. E vi dico di prendere con le molle la vicenda, fino a quando non ci saranno conferme ufficiali o ulteriori scoperte. Però dopo le telefonate mi sono lasciato andare, e invito anche voi a farlo. Per un attimo sogniamo. Si, perché per una volta un Morabito e un Bruzzaniti di Africo non andranno in caserma per farsi arrestare, e per un giorno non sarà la ‘ndrangheta a riempire le pagine dei giornali. Due africoti porteranno in caserma un dono che ritengono prezioso, e che nemmeno per un attimo hanno pensato di trafugare. Due africoti terranno stretta in mano una speranza, un regalo che lo Ionio, che per millenni ha tradito la Calabria portando dominatori da ogni dove, ha tirato fuori dal cilindro nella stessa data del ritrovamento dei Bronzi di Riace, lo stesso giorno addirittura a quarant’anni di distanza.
E il merito come al solito e dello Zefiro, che soffiando da ovest per millenni ha cercato invano di ricacciare in mare i pericoli che arrivavano da oriente, e di navi ne ha spedite tante in fondo al mare e adesso ha fatto arretrare le acque e scoperchiato il fondale. E un leone dorato ha spalancato le sue fauci sulla Locride, e non per mangiarsela. E io ci ho messo la mano in quella bocca spalancata, e per un attimo l’ho sentito il ruggito. Un lungo istante in cui un urlo primordiale mi è risuonato nella testa. Un grido di riscossa. L’ultimo che ci resta in gola e nel cuore, perché ormai siamo alla frutta e questa terra o rinasce o muore. E fino a quando una verità contraria non arriverà a spezzare il sogno, io ci credo.
Credo e spero nel Leone di Zefiro e nella Calabria. Credo e spero nei calabresi. E alle undici sarò a Bianco, a vederli “st’africoti” che sin qui sono stati additati a croce della nostra terra, e ora ci consegnato un sogno che con tutto il cuore spero duri.
articolo tratto da http://www.zoomsud.it
La notizia da altre fonti:
A colloquio con Bruno Palamara
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Pubblicata nella sezione "I libri di Bruno Palamara" - Incontro ravvicinato - Intervista a Bruno Palamara, raggiungibile anche da qui, una bella intervista da parte di una testata giornalistica locale nella quale Bruno, dopo aver scritto tre libri, risponde ad alcuni quesiti sul nostro paese.
Popolazione africese: un trend in discesa.
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In calo i residenti nel comune africese che, con una superficie territoriale di 51 kmq, passa da una popolazione residente al 31/12/2008 di 3339 a 3251 persone attestate al 31/12/2010 con l’intermedio di 3283 persone nel 2009. Osservando la tabella si nota come la maggior parte degli individui residenti nel numero di 62 unità ha un’età anagrafica di anni 20, segue 58 unità con i 46enni per ritornare con 56 unità di 24enni. Solo 2 unità 98enni vedovi e nessun centenario, al 01/01/2011. Considerato però che fra pochi mesi siamo al 01/01/2013 le due persone 98enni giungono ai fatidici 100. Auguri!!
Pellegrinaggio estivo 2012
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L’ASS. SANTU LEU APRICUS E I DEVOTI A SAN LEO
ORGANIZZANO
PELLEGRINAGGIO ESTIVO
Sabato 18 agosto 2012
Programma:
- partenza ore 7,30 da piazza SS Salvatore;
- ore 9,00 raduno presso l’ostello di carrà;
- ore 9,30 escursione ad Africo Antico;
- ore 11,30 santa messa presso il santuario di S LEO;
- ore 13,00 rientro all’ostello x il pranzo;
- ore 18,00 rientro ad Africo Nuovo.
Il pranzo sarà a base di prodotti tipici, fornito dalle associazioni, con un contributo di 15 euro.
La giornata sarà allietata da organetto e tamburello.
E gradita la prenotazione entro giovedi 16 agosto ai numeri sottostanti.
3497535005- 3408426942
Festa del S.S. Salvatore
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Come ogni anno ricorrono i festeggiamenti in onore del S.S. Salvatore. Per il 2012 gli artisti invitati al programma civile sono:
5 agosto 2012 - Nuovo Suono Battente
6 agosto 2012 - TaranProject: Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea
Siete tutti invitati!
Tabularasa ad Africo
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( articolo tratto da la riviera del 08/07/2012)
La manifestazione Tabularasa organizzata da “strill.it” è ormai alla terza edizione, quest’anno supera il confine cittadino di Reggio Calabria e arriva in uno dei territori di frontiera della Locride.
L’11 Luglio alle ore 21.00,in Piazza municipio ad Africo, sul palco salirà Oliviero Beha (giornalista RAI) a parlarci del “viaggio”, il tema che la manifestazione affronterà nelle decine di appuntamenti insieme a oltre cento ospiti. E Africo è una terra e un popolo in viaggio nel vero senzo del termine, visto che dal 51 l’intero paese è stato spostato dal cuore dell’Aspromonte fin sulle rive dello Ionio.
E di dove Africo e la Locride, andranno o vorrebbero andare, Beh ne parlerà con l’inviato del Tg1 Leonardo Metalli e con Leopoldo Lombardi presidente dell’AFI che riunisce le case discografiche indipendenti italiane.
Con loro si discuterà dell’influenza della musica e delle prospettive anche economiche che essa apre.
Poi salirà sul palco Francesco Munzi, giovane pluripremiato regista romano che sta realizzando in Calabria la sua terza pellicola e che vive ormai da due anni, ci dirà della sua scelta, difficile, di coinvolgere la gente del posto in un film e della sua sfida di portare gli adolescenti calabresi davanti a una telecamera.
Del viaggio secolare del popolo Calabrese narrerà Mimmo Gangemi, scrittore fra i piu’ importanti del panorama italiano ma legatissimo alla sua terra d’origine e autore di una saga familiare sull’immigrazione in America, La Signora d Ellis Island.
Del viaggio disperato e disperante di una intera generazione Calabrese parlerà poi Gioacchino Criaco Africese che è ben conosciuto per le sue opere Letterarie “ANIME NERE-ZEFIRA-AMERICAN TASTE”
Altri Ospiti presenti in platea verranno chiamati di volta in volta a partecipare alla discussione, perché protagonista sarà il territorio in tutte le sue sfaccettature, le contraddizioni, le idee, i problemi ma anche le energie che covano in grembo.
E sarebbe bello vedere a Africo tanti Locridei, per parlare e per parlarsi. Per essere per una volta al centro della discussione, grazie alla cultura e senza cronaca nera.
Da www.strill.it la pagina con il manifesto completo.