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Ritorna a vivere il borgo fantasma di Africo abbandonato 70 anni fa in seguito ad un’ alluvione. Ora, grazie al sacrificio di cittadini ed associazioni è possibile entrare in una memoria storica della cultura calabrese. Potremo vedere la piazzetta con l’antico lastricato la Chiesa di San Nicola, la Chiesa di San Leo con mattoni a secco ed il cimitero abbandonato. Poi a Roghudi per entrare nel borgo fantasma più spettacolare di tutta la Calabria. Potremo incontrare il postino che all’epoca lavorava in questi luoghi ed ascoltare storie avvincenti sul territorio“. Lo ha affermato Andrea Laurenzano, Guida Ambientale Escursionistica AIGAE, che da 20 anni accompagna i camminatori in questi luoghi. “Ad Africo vecchio è possibile addentrarsi tra le viuzze fino a raggiungere la piazzetta principale antistante la Chiesa di San Nicola. La piazzetta, così come buona parte delle vie, conserva l’antico lastricato in pietra locale – ha proseguito Laurenzano -  testimonianza del grande ed impegnativo lavoro dei sui abitanti.  Era ed è Africo probabilmente il paese più isolato dell’Aspromonte, il paese “della perduta gente” come raccontato da Umberto Zanotti Bianco nel suo libro “Tra la perduta Gente” . Nelle vicinanze del borgo sorge la Chiesa dedicata a San Leo realizzata, in pietre e mattoni a secco, proprio di fronte al luogo dove il Santo andava a meditare. Sulle origini di San Leo vi è un’eterna contesa tra  gli abitanti di Africo e Bova.  Il Santo  è patrono di Bova, di Africo e compatrono dell’arcidiocesi di Reggio/Bova.

Una foto del nonno

E' appena trascorso il 27 gennaio, Giorno della Memoria, nato per ricordare le vittime dell'Olocausto e, soprattutto, per interrogarsi sulla Shoah e il perché della discriminazione dell'uomo contro altri uomini. Il tema, sempre attuale, è stato affrontato da Maria Battistella, nipote dello scrittore Bruno Palamara, con la sua tesina dal titolo “La guerra e ...mio nonno” elaborata in occasione degli esami di maturità scientifica. Maria riporta alla luce la vita e la storia del nonno, un africese nato nel 1921 a Casalnuovo d'Africo che si interseca con la disgraziata e scellerata persecuzione degli ebrei. Deportato in uno dei tanti campi di concentramento della Germania riesce, dopo numerose vicissitudini, a sopravvivere ed a ritornare agli affetti dei suoi cari. Alla fine del racconto l'autrice svela il nome del nonno scrivendo "...solo alla fine rivelo il suo nome, perché considero la sua storia personale analoga a quella di tutti gli altri soldati protagonisti della seconda guerra mondiale...".

 

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Eventi Natale 2017

Il Natale si avvicina e l’Amministrazione Comunale di Africo organizza per giorno 15 Dicembre 2017 alle ore 16:00, presso la Piazza S.S. Salvatore l'incontro con Babbo Natale nel suo villaggio e a fianco un baby-court con tavolini e sediolini dove i bambini con l'aiuto di una Natalina potranno scrivere una lettera a Babbo Natale e imbucarla personalmente. Per la gioia dei bambini sarà presente la Mascotte Walt Disney itinerante in tema natalizio. Inoltre sarà allestito uno stand dove i bambini potranno sperimentare il laboratorio di pasta di zucchero e trovare tanti popcorn, zucchero filato e spiedini di panettone. L'invito all'evento natalizio è esteso oltre che ai bambini anche ai genitori e a tutta la popolazione. - aggiornamento con alcune foto dell'evento -

Gioacchino Criaco alla libreria Incontro di Soverato

Unica tappa per la zona di Soverato, la presentazione del libro antologia “L’agenda ritrovata” edito da Feltrinelli; sette racconti di altrettanti autorevoli autori tra i quali, spicca il nome di Gioacchino Criaco, illustre africese che ha contribuito con il suo racconto “La memoria del lupo”. La libreria “Incontro” di via Amirante a Soverato ha ospitato l’evento sabato 18 novembre 2017 organizzato insieme all’Osservatorio Falcone-Borsellino-Scopelliti. Ha introdotto la serata il Presidente dell’Osservatorio Carlo Mellea che tra l’altro ha espresso parole di elogio verso gli africesi. Grande partecipazione di pubblico L'agenda ritrovatache ha potuto assistere e partecipare al dialogo tra l'autore Gioacchino Criaco e la Dott.ssa Angela Paravati, Direttrice della casa circondariale di Catanzaro Ugo Caridi. Il tema pricipale, a venticinque anni dalla strage di via d’Amelio, un’agenda rossa, come quella contenente gli appunti del magistrato e misteriosamente scomparsa dopo l’attentato. Al termine della serata, Gioacchino Criaco ha potuto incontrare il pubblico e firmare numerose copie del libro.

Dipinto Chiesa di Africo Vecchio a Milano di Domenico Fazzari

La manifestazione si è tenuta lo scorso 18 Ottobre 2017 con la partecipazione di tanti visitatori milanesi e soprattutto di calabresi. Al tavolo dei relatori Maria Fratelli, direttrice del Museo "Francesco Messina Alice Giulia Dal Borgo Prof. di Geografia all'Università Statale di Milano e moderatrice della serata; il Prof. Vito Teti, studioso di Etnografia dell'abbandono; Patrizia Giancotti antropologa, giornalista e fotografa; il regista Alberto Gatto; il fotografo Frank Armocida; l'amministrazione di Africo, con il sindaco Francesco Bruzzaniti e alcuni consiglieri e tanti ospiti illustri. La tela realizzata da Domenico Fazzari con tecnica mista e terre su tela di cotone è esposta nel  Museo Studio Francesco Messina (ex Chiesa di San Sisto).

Angelo Gligora

altro articolo: Il clamore del silenzio. Da Africo a Milano - Corriere della Calabria 21 ottobre 2017

Foto riproduzione a Milano in un dipinto la Chiesa di Africo Vecchio

Il prossimo 18 ottobre, presso il Museo “Francesco Messina” di Milano, l'amministrazione, l'artista Domenico Fazzari e l'assessore alla Cultura del capoluogo lombardo, presenteranno un dipinto che riproduce fedelmente la Chiesa di Africo Vecchio. Il piacere di un così peculiare tributo alla comunità locridea è naturalmente stato accolto con grande entusiasmo dall’amministrazione comunale, che invita tutti gli africesi che si troveranno a Milano in quel periodo a non perdersi la presentazione dell’opera.

articolo tratto da La riviera online