Notizie

articoli tratti da larivieraonline.com del 19/05/2012


Raccontare il sud

 

Scrivere dell'Aspromonte, del meridione d'Europa. Farlo dal suo interno vivendo il massiccio calabrese e raccontandolo per come lo si vede. Dare l'opportunità chiedendone l'impegno, a chi voglia farlo, di starci in Aspromonte e riportare senza mediazioni le sensazioni che trasmette. L'idea è semplice, nasce da discussioni che hanno messo in evidenza la conoscenza limitata che si ha della nostra terra e l'esigenza forte di far conoscere un mondo antico che sopravvive ai tempi e che magari è altro rispetto agli stereotipi che lo disegnano. L'offerta non parte da istituzioni, enti, organizzazioni. Viene da quei pochi che l'Aspromonte hanno continuato a viverlo e ad amarlo, che sentono la nostra montagna come un luogo appartenente a tutti e da aprire agli altri. E poco è quello che si offre, un letto, un tetto e un piatto. Un mondo da scoprire, una natura ai primordi nel cuore di un continente delle industrie e delle banche. L'appello a venire in Aspromonte parte così, con una lettera che sarà inviata a chi si conosce e da questi ad altri senza preclusioni o vincoli. Un invito aperto a tutti e una richiesta di sostegno rivolta a tutti, a chi vuol metterci l'impegno, a chi vuole ingaggiarsi in qualcosa di concreto o semplicemente abbia voglia di conoscere andando oltre gli ologrammi e i sentieri tracciati dagli altri.

Gioacchino Criaco

 

L'iniziativa: Scrivere dall' Aspromonte
Ad Africo Antica la prima residenza italiana per scrittori sul modello francese e spagnolo

 

Amici, colleghi,questa lettera è un invito e un appello a intellettuali, artisti, case editrici...Vuol nascere ad Africo - sì, proprio “quell”'Africo, in Aspromonte - la prima residenza italiana per scrittori.
Sul modello di Francia, Spagna e altri Paesi, un tetto viene gratuitamente messo a disposizione di scrittori che vogliano trascorrervi un periodo di tempo per dedicarsi al proprio lavoro e, perché no, scrivere (anche ma non obbligatoriamente) del luogo dove sono ospiti.
Mancava in Italia una struttura di questo tipo, vorrebbe pensarci un gruppo di persone della Calabria nuova, di quella che non sopporta la 'ndrangheta, la massoneria o la corruzione, che è stanca di elencare i mali calabresi. E dunque questo è un invito per chiunque voglia approfittare di tale possibilità.
Ma è anche un appello a impegnarsi a farlo per il grande significato simbolico che ha questa operazione: il senso di un desiderio di ricucitura tra Nord e Sud.
Estintasi la lunga ondata del brianzolo Berlusconi che si è portato via le giuste litanie e lamentele, messa in crisi la Lega con il suo carico di odio, xenofobia e discriminazioni, il Paese ha oggi bisogno di pace e di unità; di s'engager, di impegno.
Il ruolo degli intellettuali in questo senso è importante, se non fondamentale, per contribuire a indicare, e magari realizzare, quello che Edgar Morin definisce un “nuovo umanesimo”, tanto più urgente viste le difficoltà economiche e tanto più pressante per il nostro Paese, ancor più dilaniato dopo la discesa dei leghisti; dai luoghi comuni prima ancora che dai fatti.
Una residenza per scrittori non è che un piccolo evento, non basterà certo a risolvere i problemi, non darà nuovo equilibrio al Paese, ma qualcosa potrebbe dirla se diventasse - proprio dal Sud - un megafono, una voce di tutti gli italiani: alti e bassi, bianchi e di colore, di est e di ovest. Per questo l'obiettivo è di convogliare intorno a questa iniziativa energie fresche, volitive, oneste. Non ci sono scopi commerciali o pubblicitari, occulti o politici ma solo quello di stimolare le risorse buone del territorio, di connetterle con altre, ugualmente sane, di altri luoghi.
L'appello dunque è a tutti, ma un po' più pressante a quegli intellettuali, quegli scrittori e artisti celebri; non per discriminazione (appunto) ma perché la loro voce si sente fino a un po' più lontano.
Dietro questa iniziativa non c'è che un gruppo di abitanti di Africo organizzatosi in una sorta di comune che sta tentando di rivivificare il paese dopo che negli anni 50 furono costretti a lasciare la montagna e riversarsi sul litorale, come tanti altri piccoli centri dell'Aspromonte.
Oggi questo gruppo è impegnato a recuperare semine e terreni, a rispolverare tradizioni e costumi, a stimolare una rilettura della storia dell'Italia per sfatare i soliti luoghi comuni su Nord e Sud, senza per questo sottacere le responsabilità di alcuno da questo o quel lato del Volturno.Come ha scoperto Paolo Rumiz quando ha attraversato l'Aspromonte a piedi, da solo e senza farsi annunciare, lo scorso anno.
Per fare questo c'è bisogno di creare attenzione, da qui l'idea di presentare, ottenute le adesioni, “la casa per gli scrittori” con una piccola grande festa alla quale saranno invitati intellettuali, giornalisti, artisti, maitre à penser.
Occorrono adesioni ed occorrono presenze, alla festa prima e alla residenza poi. In entrambi i casi chi accetterà non dovrà che sobbarcarsi delle spese di viaggio.

Francesco De Filippo

 

Sono aperte le iscrizioni all'escursione del 5 e 6 maggio ad Africo Antico. L'escursione si inserisce nell'ambito delle attività di recupero del borgo realizzate negli ultimi anni ad Africo Antico da diversi soggetti (Ente Parco Nazionale dell'Aspromonte, Comune di Africo, Dipartimento PAU dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria, Associazione “Santu Leu Apricus, ecc.) con alcuni dei quali il CAI ha collaborato.
Per conoscere questa esperienza percorreremo, insieme agli attori di questa rinascita, alcuni sentieri dell'area.

Il 5 maggio coincide con la ricorrenza di San Leo, patrono di Africo, mentre la domenica raggiungeremo Puntone della Chiesa, eccezionale punto panoramico. Si pernotterà alla Porta del Parco di Carrà e la logistica sarà curata dall'Associazione “Santu Leu Apricus”.  

da "la Riviera"  domenica 29/04/2012 n° 18

 

In occasione dei Festeggiamenti in Onore a San Leo

  • L'Associazione Devoti di San Leo
  • Comitato festa di San Leo

Organizzano per il 05/05/2012 un Pellegrinaggio in Onore di San Leo Santo Patrono di Africo che si svolge ad Africo Antico.

Programma; ore 07/00 partenza da piazza s. s. Salvatore di Africo, con  mezzi propri.
Ore 10.00 S.Messa al Santuario di S.Leo C/da Mangioia a Africo Antico
Visita al vecchio centro,
Rientro previsto nel pomeriggio

Documenti scaricabili:
Scarica questo file (Tabella generata dal sito ISTAT.pdf)Tabella generata dal sito ISTAT.pdf27 kB973 Downloads
Manifesto Presentazione Libro

Il 27 aprile 2012 alle ore 17.30 presso il Museo del Bergamotto in Via Vittorio Veneto a Reggio Calabria, con il patrocinio del "Regium lulii" e dell'Accademia del Bergamotto, autentiche colonne culturali della Città, verrà presentato il libro di Bruno Palamara.

L'evento offrirà lo spunto per affrontare ancora i temi su Africo, esportando il suo nome al di là dei confini paesani.

 

Programma Presentazione Libro

 

RESOCONTO DELLA PRESENTAZIONE

 

Venerdì 27 aprile davanti ad un pubblico attento e interessato Bruno Palamara ha presentato  a Reggio Calabria nell’accogliente sede del “Museum Center”  il suo nuovo libro “Africo cognomi e ritratti”. La serata, patrocinata dal “Rhegium Julii”, dall’ “Accademia del Bergamotto” e da Laruffa Editore, è stata anche l’occasione per interessare la numerosa comunità africese che vive e opera  nella città e che non ha mai interrotto il cordone ombelicale che la lega al paese d’origine. La prof.ssa  Mimma Mollica e il poeta Giovanni Favasuli nei loro interventi hanno analizzato e apprezzato l’opera dello scrittore Palamara il cui impegno è da anni teso alla conservazione e alla valorizzazione della “memoria storica” di Africo, indispensabile per un paese che non vuol dimenticare le sue origini e il suo dignitoso passato. E Il libro, nato con questo nobile fine, decanta i personaggi che hanno onorato Africo, riportando alla ribalta i protagonisti grandi e piccoli della sua millenaria storia.  La serata, impreziosita dalla visione della galleria fotografica di Tino Petrelli che rappresenta la drammatica condizione del paese nel 1948, è stata brillantemente moderata dalla giovane e dinamica Josephine Condemi e si è conclusa con la recitazione di quella poesia di Gianni Favasuli, “Africo”, che tanto orgogliosamente esprime l’ “africesità” del popolo “africoto”.

Mondo da ...Strunz“Mondo da …Strunz” rappresentava un’appendice al libro “Il Cognome. Origine, evoluzione, curiosita” di Bruno Palamara, Edizioni Laruffa 2007. L’Editore, ritenendola  troppo giocosa per un libro serio, non ha ritenuto di pubblicarla. Oggi per gentile concessione dell’autore pubblichiamo noi quell’appendice, che farà la gioia dei nostri lettori.