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Un lavoro di ricerca, curato da Roberta Alparone, Alessia Cambareri, Chiara Caridi e Desirée Vadalà, nato da un progetto di laboratorio del corso di Scienze della Formazione Primaria dell'Università degli studi Mediterranea (RC), con il fine di riscoprire le origini, tradizioni ed il legame storico col territorio attraverso le piante. Il gruppo, ha realizzato un documentario al cui interno sono inserite tutte le informazioni riguardanti la Ginestra, ricavate grazie ad interviste effettuate in vari luoghi della Calabria, tra cui Africo. "Qui abbiamo conosciuto persone fantastiche che ci hanno accolto con grande ospitalità e spiegato la lavorazione della pianta". Nel libro "Tra la perduta gente: Africo 1948, Reportage fotografico Tino Petrelli", è presente una parte in cui Zanotti Bianco descrive una nenia magistralmente riprodotta col flauto traverso da Caridi Giada, studentessa del Conservatorio di Musica Francesco Cilea (RC).
dalla pagina facebook di Questo è Aspromonte
Il numero esorbitante di ospiti nello stesso Centro creò molti e svariati problemi, primo fra tutti, come è notorio, l’insufficienza di vani baracche con le sue varie problematiche. I profughi erano coscienti che ciò non dipendeva dalla volontà solo delle autorità della Provincia, ma era un problema più dipendente da quelle nazionali. Quello che però non sopportavano, era il fatto che alcune problematiche, a loro vedere, erano direttamente dipendenti dalla volontà di chi gestiva i centri, e contro questi si sentiva autorizzata a montare delle proteste; ve ne furono diverse nei vari Centri raccolta.
Se infilo la testa nella vecchia scatola dei ricordi, dopo le feste dei Santi e dei Morti, San Martino occupava un posto importante. Prima di tutto l’iconografia: il libro di lettura delle Scuole Elementari lo proponeva ogni anno con la stessa immagine. Soldato romano austero, elmo compreso, in sella ad un indomito e nerboruto cavallo bianco che impugnava la spada, nell’atto di tranciare un rosso mantello svolazzante da donare ad un vecchio seminudo verso di lui proteso! Colori e forme vivide e definite, non immobili ma che lasciavano indovinare le movenze del prima e del dopo. Increduli e sbigottiti ascoltavamo “ 'U cuntu i San Martinu".
Sabato 12 novembre l'Amministrazione Comunale di Africo organizza la festa di San Martino. La serata inizia alle 18:00 in Piazza S.S. Salvatore con degustazione di zeppole, castagne e porchetta accompagnate da vino. Ad arricchire l'evento, una gara di ballo della tarantella con un premio finale alla migliore coppia. Per partecipare alla sfida è necessario iscriversi entro le ore 18:00 di sabato 12 novembre.