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Vota il nostro progetto nell'Aviva Community Fund

Iniziativa Africo, la porta del Mediterraneo

L’amministrazione comunale di Africo e l’associazione AUSER “Noi ci siamo” di Bovalino nella scorsa settimana, hanno congiuntamente presentato una proposta progettuale in risposta al bando “Community Fund” lanciato da Aviva assicurazioni. Il bando (arrivato alla sua seconda edizione) questo  anno prevede tre differenti aree d’intervento: sostegno alla salute, in campo per l’infanzia e per i giovani ed insieme per il territorio, alle quali si aggancia la proposta progettuale presentata ed intitolata: AFRICO: LA PORTA DEL MEDITERRANEO. Quello che concretamente si vorrebbe realizzare è un piccolo polo artistico, ludico e ricreativo nei locali dell’Asilo comunale sito in Via Giuseppe Di Vittorio, che rimanga aperto anche in orari extracurriculari, dove bambini, diversamente abili, extracomunitari, cittadini ed associazioni del territorio possano svolgere diverse attività pratiche e laboratoriali come: NATURA, EDUCAZIONE AMBIENTALE E CURA DEL VERDE PUBBLICO, LABORATORIO DI FOTOGRAFIA, LABORATORIO DI TEATRO E VARIA ATTIVITA’ SPORTIVE. Inoltre si organizzerà anche un mercatino itinerante per vendere i souvenir che verranno creati grazie a tutte le attività dei vari laboratori. La proposta progettuale in se, già ha superato una prima selezione, ora però deve essere votata dai cittadini di tutto il territorio per arrivare in finale ed essere premiata. Dare una mano è semplice, basterebbe solo cliccare sul link: https://community-fund-italia.aviva.com/voting/progetto/schedaprogetto/16-286 registrarsi al sito di aviva, tramite mail o profilo facebook e votare, ogni profilo registrato ha a sua disposizione 10 voti, che volendo possono essere assegnati anche tutti in una volta e ad un solo progetto, quindi dare una mano al territorio a livello sociale supportando con il proprio voto la proposta progettuale costerebbe solo 2 minuti di tempo. Ed investire solamente 2 minuti sarebbe un piccolo gesto per noi ma darebbe una grande mano a chi ne ha realmente bisogno.

Libro di Pietro Criaco Via dall AspromontePresentato da pochissimo il libro di Pietro Criaco "Via dall'Aspromonte" edito da Rubbettino. Andrea, un bambino di Africo che racconta in prima persona del suo paese isolato sull’Aspromonte, dove negli anni ’60 non c’è ancora la luce elettrica né un medico per curare la gente. Alcuni paesani, guidati dal padre di Andrea, decidono allora di costruire una strada di collegamento con i paesi costieri poiché essa rappresenta il sogno, l’idea, la sopravvivenza, il tramite per conoscere altra gente e altre culture. Naturalmente ci sono quelli che per motivi diversi si oppongono a questo progetto: il sindaco della Marina perché ha troppi interessi politici e il malavitoso Don Totò che intende mantenere il suo potere sul territorio. Mentre si snodano le vicende legate alla costruzione della strada, Andrea vive i momenti ideali dell’infanzia e dei primi rossori, e comprende, man mano che la storia si sviluppa, che anche quando le speranze sembrano svanire ci può salvare soltanto l’utopia. Romanzo delicato, come lo sguardo del protagonista che si affaccia sul mondo, e malinconico, per la consapevolezza che i problemi del Sud sono quelli di sempre. Una storia ben scritta e coinvolgente che fa emozionare e riflettere.

Link allo store Rubbettino

Segue la presentazione del libro.

Il Convegno su Don Antonino PelleNumeroso e qualificato pubblico, interessato sempre di più a conoscere il nostro territorio, durante la presentazione del libro “Don Antonino Pelle Superiore del Santuario di Polsi” di Bruno Pelle, Ugo Mollica e Bruno Palamara presso il Centro pastorale diocesano di Locri alla presenza, tra gli altri, del Vescovo Mons. Oliva. E' stata un’occasione per il nostro scrittore di Africo, da anni teso alla divulgazione della storia del nostro paese, di parlare della figura di un sacerdote, come don Antonino Pelle, che tanto ha dato ai nostri nonni, un prete “al servizio di Dio e del prossimo”, soprattutto in quel suo decennio di attiva e feconda permanenza a Casalnuovo d’Africo (1925-1935), dove il sacerdote, “venuto da Antonimina”, ha fatto di tutto, il padre spirituale, il “medico”, l’infermiere, il conciliatore, il maestro e la guida di tanti giovani. Don Pelle è stato uno dei protagonisti positivi a Casalnuovo e per Casalnuovo, “colpevolmente” rimasto nell’ombra per tanti, troppi anni. Ed è per questo che anche noi vogliamo dare un contributo alla conoscenza di questa nobile figura di sacerdote, che, per l’opera svolta in favore della popolazione de “la perduta gente”  di Casalnuovo, merita di essere messo sullo stesso livello di Umberto Zanotti Bianco, benefattore storico di Africo e Casalnuovo, pubblicando l’integrale relazione che Bruno Palamara ha svolto al Convegno di Locri.

 
 
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Presentazione del libro

Si terrà a Locri, Venerdì 27 Gennaio 2017 alle ore 17:30 presso il Salone del Centro Pastorale Diocesano - Episcopio, la presentazione del libro "Don Antonino Pelle". Interverranno Enzo D'Agostino, Ugo Mollica, Salvatore Iannizzi, Don Pino Strangio, Bruno Pelle e Bruno Palamara che descriverà Casalnuovo degli "anni venti" dal Novecento all'epoca della venuta nella nostra parrocchia del giovane sacerdote Don Antonino Pelle. Coordinerà la presentazione Don Bruno Cirillo mentre le conclusioni saranno curate da Mons. Francesco Oliva. Durante le testimonianze di Ciccillo Favasuli e Domenico Lapa verranno proiettate fotografie d'epoca dei luoghi in cui don Pelle ha vissuto il suo ministero.

Un prete al servizio di Dio e del prossimo a Casalnuovo d'Africo, Bianco e Polsi (1924-1974)

Buon Natale e felice anno nuovo

Ntall'aria già si senti a melodia di ceramegli chi nnuncianu u Messia,
Sonu divinu chi rallegra e dici "Vinni i vi dicu ca vi voghjiu amici"
Non è cusi' però mancu pe st 'annu non sacciu chi vi staci succedendu.
Ad' Aleppo vitti morti a centinara e ntall 'Iran non è datra manera vi pari ca nci piaci chistu i Diu?
Penzati ca pe chistu ndi criau? forzi penzati ca cu fici a terra poti voliri ma distruggi a guerra?
Non è cusi' , criditi a mia a fici i stamu tutti in armonia.
In armonia e senza distinzioni i usi, custumi o religioni.

Domenico Favasuli