Logo di Africo mare e monti Logo di Africo mare e monti
  • HOME
  • RICERCHE
    • Il Comune di Africo nuovo
    • Ricerche storiche
    • Gli africesi caduti nella Grande Guerra
    • Bibliografia
    • Ritagli di giornale
    • La storia di San Leo
    • I 100 anni della Grande Guerra
  • GALLERIA
    • Foto storiche (archivio Publifoto Intesa Sanpaolo)
    • Galleria completa
  • DIZIONARIO
    • Una raccolta preziosa
    • Tomo Africese-Italiano
    • Tomo Italiano-Africese
  • AUTORI & ARTISTI
    • Le poesie di Giovanni Favasuli
    • I romanzi di Gioacchino Criaco
    • I libri di Bruno Palamara
    • I libri di Leo Maviglia
    • I libri di Salvatore Modaffari
    • I libri di Giovanni Gligora
    • La musica di Antonio Criaco
    • Film e libri di Pietro Criaco
    • Le poesie di Pasquale Favasuli
    • Le poesie di Domenico Favasuli
    • Opere in miniatura di Pasquale Leggio
    • I Libri di Andrea Morabito
  • EVENTI E INIZIATIVE
    • Walter Veltroni a casa Maviglia
    • La più bella sei tu
    • Poetincontro
    • Commissioni festa
    • Omaggio a Gioacchino Talia
    • Il film "Anime Nere"
    • Petizione contro il carbone
    • Pensieri stupendi
    • Intervista Isoradio Rai
    • Residenza Sanitaria Assistenziale "Universo"
    • Proposta modifica nome ufficiale del Comune di Natale Bruzzaniti
    • Gli studi Caterina Morabito
  • CONTATTI
    • Come raggiungerci
    • Scrivici

Concetta racconta l’alluvione del ‘51 che ad Africo provocò 67 morti

Concetta Palamara

Quanti paesi, quante vite di famiglie e di persone ha segnato l’alluvione del 1951 in gran parte della Calabria. Se ne parla ancora perché rimangono visibili i segni, non solo nei centri colpiti, ma anche e soprattutto nell’animo delle persone rimaste in vita e che ricordano quei giorni di pioggia devastante.  Si contarono 67 morti nella Locride: Platì, Careri, Caulonia, Casalnuovo, Africo e tanti altri piansero i loro morti. Gli effetti devastanti portarono inoltre al trasferimento di alcuni paesi distrutti dalla violenza della pioggia (tra questi Natile, Canolo, Africo e Casalnuovo). Tra le tante vicende raccontate, c’è un aspetto da non trascurare, riguarda le migliaia di persone che abitavano fuori dai centri abitati, nelle contrade e nelle campagne, per lo più pastori e contadini.

LA TESTIMONIANZA DI CONCETTA PALAMARA SULL’ALLUVIONE DEL '51 CHE TRAVOLSE AFRICO

Siamo andati a trovare la signora Concetta Palamara, classe 1928, nella sua casa di Africo Nuovo, accompagnati da uno dei suoi figli, Angelo Gligora, docente di lingue in pensione. «La mia famiglia era di Casalnuovo – inizia a raccontare la signora- ma vivevamo a Scrisà, ai piedi del monte Scapparrone, vicino a Motticella. A Casalnuovo non c’erano molti terreni fertili per i lavori di campagna e come tante altre famiglie vivevamo più a valle, nelle campagne».

LA FUGA E L’APPRODO AD AFRICO NUOVO

Ricorda gli stenti, la quotidianità povera ma dignitosa, ricorda l’abitazione composta da due stanze, il forno e una stalla. Anche la famiglia della giovane Concetta, allora ventitreenne, fu sfollata: «Ci portarono a Bova, al Seminario, dove ritrovammo tanti altri compaesani». E a Bova, l’anno dopo si sposò con il giovane Leo Gligora. «Siamo venuti ad abitare nel nuovo paese, Africo Nuovo, nel 1955. Fummo tra i primi ad avere assegnata la casa, alle Baracche Svedesi».

Una casa comoda dove la famiglia che si è arricchita di cinque figli, diventati tutti professionisti, ha potuto condurre un’esistenza migliore e vivere senza le privazioni di un tempo, ma quell’alluvione ha continuato lo stesso a lasciare il segno. La mancanza di lavoro ha indotto il marito di Concetta a prendere la valigia, come hanno dovuto fare tantissimi altri, e ad emigrare in Germania dove ha fatto il ferroviere. «Io e i figli siamo rimasti qua – racconta accora la signora Concetta – solo una volta sono andata in Germania, per poco tempo, poi la vita l’ho trascorsa qui, badando ai figli».

IL RAMMARICO DELLO STUDIO

Sul tavolo del salotto ci sono dei quaderni che la signora riempie ogni giorno con la sua bella calligrafia, li fa vedere e poi torna a raccontare della sua infanzia a Scrisà, le serate trascorse ad ascoltare i racconti dei grandi: «Mi piaceva andare a scuola, dovevo fare un bel pezzo di strada per raggiungere Bruzzano Zeffirio, il maestro era di Caraffa del Bianco, Giuseppe Barletta, diceva che ero portata per lo studio, ma non c’erano le condizioni per proseguire, così ho fatto quello che facevano le altre mie coetanee, badavo alla casa ed in più ho imparato a cucire i vestiti, lo facevo non solo per i miei, ma anche per altri che me lo chiedevano». Non sa rispondere a come sarebbe stata la sua vita senza quell’alluvione, di certo è stata incanalata su un percorso non pensato, imprevedibile. Otto anni fa suo marito è morto, lei viene accudita amorevolmente dai figli e da una badante che non la lasciano mai sola. La storia di Concetta Palamara è simile a quella di tanti suoi paesani, di Africo e di Casalnuovo, alcuni hanno perso di più, altri di meno e salutandoci dice: «Non sempre possiamo disegnare noi il nostro destino».

Articolo e foto tratte interamente dal sito www.quotidianodelsud.it/ del 17 novembre 2025

L'africese chef Leo Violi insignito dal Collegium Cocorum

Lo chef Leo Violi, è membro del direttivo dell’Associazione Cuochi Fiorentini facente parte dell’Unione Regionale Cuochi Toscani, entrambe appartenenti alla Federazione Italiana Cuochi (FIC), ha preso parte lunedì 3 novembre 2025 alla cerimonia svoltasi presso il Teatro Ghione di Roma, durante la quale la Federazione Italiana Cuochi conferisce le insegne di appartenenza al Collegium Cocorum.

Il Collegium Cocorum rappresenta un prestigioso riconoscimento riservato agli chef che si sono distinti per una duratura attività professionale di almeno cinque lustri, esercitando l’arte culinaria con dignità, passione, capacità e prestigio, nel pieno rispetto della millenaria tradizione gastronomica italiana.

Alla cerimonia ha preso parte anche il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che ha ricordato il valore e la storia della cucina italiana, sottolineando un momento particolarmente significativo: il 10 dicembre, a Nuova Delhi, si terranno le votazioni affinché la cucina italiana possa essere riconosciuta come Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO.
L’evento ha visto la partecipazione di numerosi ospiti e giornalisti, che hanno approfondito diversi temi legati al lavoro dello chef e al mondo della ristorazione, offrendo spunti di riflessione sulle sfide e sulle prospettive future del settore.

Per Leo Violi, questo riconoscimento rappresenta un importante traguardo professionale e personale, a testimonianza dell’impegno e della dedizione con cui da anni contribuisce alla valorizzazione della cucina italiana e delle sue tradizioni regionali.

Un impegno che si concretizza sia nell’attività svolta all’interno della Federazione Italiana Cuochi, sia nella formazione dei giovani cuochi e pasticceri presso IPSSEOA “ A. Saffi” di Firenze continuando ad esprimere la sua passione  per l’arte culinaria.

Premiazione Leo Violi Collegium CocorumChef Leo Violi

 

Il territorio di Casalnuovo nei ricordi di Leo Morabito

Racconti di Leo Morabito

Abbiamo girato questa video intervista il 20 novembre 2022 ad Africo Nuovo. Leo ci aveva subito stupiti con la sua lucidità a ricordare luoghi e fatti e ci aveva conquistati con il suo sguardo curioso e la sua disponibilità a rispondere alle nostre numerose domande. Ci dispiace di dover pubblicare questo video quando Leo non è più con noi. Ci dispiace molto di aver sottovalutato lo scorrere del tempo e di averci messo così tanto a fare la post-produzione. Sicuramente rimane la sua straordinaria testimonianza di vita che in piccola parte noi abbiamo avuto il piacere di poter documentare. Un ringraziamento particolare al figlio di Leo, Gaetano Morabito e a tutta la sua famiglia che hanno acconsentito di rendere pubblica questa importante testimonianza.

Testo e video tratto dal canale youtube di Questo è ASPROMONTE

Libro Greggi d'Aspromonte Pastorizia e paesaggio ad Africo

Greggi d'Aspromonte

Il libro nasce dal progetto internazionale e multidisciplinare coordinato da Francesco Carrer dell’Università di Newcastle (Regno Unito), che mira a valutare gli effetti delle pratiche pastorali su ambienti e paesaggi d’Europa e del Mediterraneo. Preziosa la collaborazione con esperti locali. Nel ruolo di coordinatore locale del dr. Alfonso Picone Chiodo, agronomo in servizio presso il Dipartimento P.A.U. dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, forte dell’esperienza delle recenti indagini condotte col prof. John Robb dell’Università di Cambridge; dell’arch. Domenico Malaspina esperto in GIS, del prof. Leo Stilo per quanto riguarda "Le pratiche pastorali" e del dr. Bruno Palamara per "La pastorizia ad Africo e Casalnuovo".

Torna "Gente in Aspromonte"

Torna "Gente in Aspromonte"

Gente in Aspromonte edizione del 2025

Il 23 e 24 agosto 2025 torna "Gente in Aspromonte", il raduno non convenzionale, aperto a tutti, sotto le grandi querce del Rifugio Carrà, ad Africo Vecchio. «Vi garantiamo che non ci saranno vip (in tale veste), che non daremo premi o alzeremo palchi a volti noti, che sotto le Querce non ci sono preclusioni, pregiudizi, moralismi. Ci mescoleremo tutti, buoni e cattivi, felicemente, come sempre. Africo è tregua, da tutto e tutti. Abiteremo i luoghi. I posti della felicità possibile. Non c'è bisogno di invito, vi aspettiamo!» dice lo scrittore Gioacchino Criaco.

Il 23 mattina, alle ore 10.00, dopo aver raggiunto il Rifugio Carrà seguendo le indicazioni a partire da Bova, si terrà la tavola rotonda, coordinata da Angelo Sposato, sul tema "La cultura abita il cibo", racconto di pane, vino, della "scirubetta" e del gelato con Ettore Ruggia e i vertici di Slow Food Calabria.

Estratto dall'articolo completo pubblicato su https://www.cultandsocial.it/torna-gente-in-aspromonte/

  1. Presentazione del libro "Le Cronache di Africo" di Andrea Morabito
  2. Gli Antichi mestieri di Bruno Palamara alla prima edizione di Radici in Viaggio
  3. Don Antonino Pelle a Casalnuovo d’Africo Un sociale da evangelizzare
  4. Gente in Aspromonte, edizione 2024

Pagina 1 di 21

  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
  • 6
  • 7
  • 8
  • 9
  • 10

Informazioni

  • Chi siamo
  • Cookie Policy
  • Privacy Policy
  • Copyright
  • Contattaci

Notizie più lette

  • Presentazione del libro "Le Cronache di Africo" di Andrea Morabito
  • L'africese chef Leo Violi insignito dal Collegium Cocorum
  • Gli Antichi mestieri di Bruno Palamara alla prima edizione di Radici in Viaggio
  • Il territorio di Casalnuovo nei ricordi di Leo Morabito

Tags popolari

  • africo
  • pietro criaco
  • bruno palamara
  • iniziative
  • gioacchino criaco

Servizi

  • Iscrizione Newsletter
  • Area Riservata
  • Motore di ricerca
  • Mappa del sito
  • News
Copyright © Africo.net - Tutti i diritti riservati
Logo di Africo mare e monti Logo di Africo mare e monti
  • HOME
  • RICERCHE
    • Il Comune di Africo nuovo
    • Ricerche storiche
    • Gli africesi caduti nella Grande Guerra
    • Bibliografia
    • Ritagli di giornale
    • La storia di San Leo
    • I 100 anni della Grande Guerra
  • GALLERIA
    • Foto storiche (archivio Publifoto Intesa Sanpaolo)
    • Galleria completa
  • DIZIONARIO
    • Una raccolta preziosa
    • Tomo Africese-Italiano
    • Tomo Italiano-Africese
  • AUTORI & ARTISTI
    • Le poesie di Giovanni Favasuli
    • I romanzi di Gioacchino Criaco
    • I libri di Bruno Palamara
    • I libri di Leo Maviglia
    • I libri di Salvatore Modaffari
    • I libri di Giovanni Gligora
    • La musica di Antonio Criaco
    • Film e libri di Pietro Criaco
    • Le poesie di Pasquale Favasuli
    • Le poesie di Domenico Favasuli
    • Opere in miniatura di Pasquale Leggio
    • I Libri di Andrea Morabito
  • EVENTI E INIZIATIVE
    • Walter Veltroni a casa Maviglia
    • La più bella sei tu
    • Poetincontro
    • Commissioni festa
    • Omaggio a Gioacchino Talia
    • Il film "Anime Nere"
    • Petizione contro il carbone
    • Pensieri stupendi
    • Intervista Isoradio Rai
    • Residenza Sanitaria Assistenziale "Universo"
    • Proposta modifica nome ufficiale del Comune di Natale Bruzzaniti
    • Gli studi Caterina Morabito
  • CONTATTI
    • Come raggiungerci
    • Scrivici