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Via dall Aspromonte il libro di Pietro Criaco

l libro di Pietro Criaco, Via dall’Aspromonte, Collana Velvet Rubettino Editore, 2019 ed il film tratto: Aspromonte - La terra degli ultimi, di Mimmo Calopresti, 2019, sono stati concepiti con amore e poi partoriti dal cuore! Primi anni ’50, Africo, la Calabria, il Sud: la terra degli ultimi! Lotta per la vita, contro la morte, per l’amore e la speranza di un “possibile” futuro migliore, pieno di tutti quegl’ideali che accompagnavano il periodo post-bellico, qui rafforzati da condizioni di sottosviluppo atavico ed ancestrale. Sopravvivere alla vita vivendo, con la coscienza di costruire le condizioni di base per un futuro degno di potere e dover vivere e potere e dover poi governare! Questo il sottofondo costante. I personaggi s’intrecciano in uno speculare caleidoscopio tra i colori della miseria e della povertà materiale dove la fierezza e la dignità degli uomini e delle donne è posta in primo piano e non viene mai meno, anzi è un motivo in più per continuare a vivere e lottare. Mai abbandonati a se stessi ma sempre consapevoli di essere un corpo unico reattivo al bene ed al male. Coscienza di classe sociale appresa per necessità di sopravvivenza. Ideale interiorizzato dalle dure condizioni quotidiane dell’esistenza!

Pellegrinaggio San Leo 2015

Sono 7mila chilometri di percorso, dislocati in 20 regioni italiane, da esplorare rigorosamente a piedi, per un totale di 25 parchi nazionali e 400 tappe. La Calabria ne conta 44, che si articolano attraverso 955 chilometri di paesaggi straordinari. Il punto di partenza è il suggestivo borgo affacciato sul mar Ionio di Rocca Imperiale, si toccano poi i comuni di Canna, Nucara, Santa Maria degli Antropici, Oriolo, Alessandria del Carretto, Cerchiara Calabra e Santa Maria delle Armi sino a raggiungere l’incantevole borgo di Civita, nel cuore del Parco nazionale del Pollino e della riserva naturale delle Gole del Raganello. «L’accoglienza che si trova è rappresentata da monasteri, castelli, B&B e ospitalità diffusa. É un cammino di fede, arte, storia, minoranze linguistiche greche e albanesi, foreste, natura incontaminata e paesaggi tra mare e monti» scrive Carmine Lupia, responsabile del progetto, che annuncia la nascita del Cammino basiliano sul suo profilo Facebook: «Dopo quattordici anni di studio, otto anni di cammino e di revisione delle tracce GPS, finalmente è stato ultimato dalla associazione Camminatori Basiliani. Il Cammino basiliano percorre la Calabria da nord a sud per 955 Km, soprattutto su sentieri e piste». Il percorso passa attraverso l’Aspromonte, con sosta nell’antico borgo di Africo, presso il rifugio Carrà, risalendo l’antica mulattiera basiliana che porta al santuario di San Leo (in foto). Termina a Reggio Calabria. A ogni tappa corrisponde a una giornata di cammino e in ogni posto si trova da dormire e da mangiare.

I 100 anni della Grande Guerra di Andrea Morabito

Il 2018 è stato l'anno cento dalla fine della I Guerra Mondiale. Comunemente nota come Grande Guerra; ed effettivamente grande lo fu, a cominciare dal conto finale delle vittime che furono quasi 10 milioni, con un numero esorbitante di mutilati. A cento anni di distanza dare una cifra esatta delle vittime, rimane difficile, infatti variano a seconda dei vari studi degli storici. Alcuni, fanno rientrare tra le vittime anche i civili e quelle causate dall'epidemia chiamata "spagnola" che tra il 1917 e il 1918 fece strage in tutta Europa; il numero in questo computo è semplicemente mostruoso circa 26 milioni. Ma se ci limitiamo a contabilizzare ( termine improprio, ma non so usare altro termine per rendere l'idea) solo le perdite militari, abbiamo la cifra detta sopra. A scendere nel particolare, considerando le perdite totali per schieramento, abbiamo gli Imperi centrali (Germania, Austria-Ungheria, Impero Ottomano e altri alleati) 4 milioni, e 6 milioni gli eserciti dell'Intesa. Il paese che ebbe il più alto numero di caduti fu la Russia con oltre 2 milioni seguita dalla Germania con perdite quasi simili. L'Italia, ebbe un numero molto minore ma non per questo meno importante, si attesta a 651mila morti e oltre 1 milione di feriti; la battaglia più sanguinosa per le truppe italiane è stata l'undicesima battaglia dell'Isonzo del 1917 dove perirono oltre 166mila soldati. Se questi dati li trasformiamo in termini di percentuale, in rapporto col numero di abitanti della nazione belligerante, notiamo che la Serbia è la nazione più colpita con 8% dei suoi abitanti caduti al fronte. Seguono Francia e Impero Ottomano con il 3.5%. L'Italia è al disotto del 2%.

san_leo_africo.jpgE così, il detto S. Leo nacque nel quinto secolo, a Bova, da genitori onesti e pieni di virtù, che lo educarono nel timore del Signore, onde ancora bambino mostrò i segni della sua santità, rifuggendo i giochi ed i divertimenti infantili, frequentando la Chiesa dall'infanzia, e così, vero imitatore di Basilio, non conobbe altra via se non quella che conduceva alla Chiesa, e quella che portava alla scuola, per apprendere la dottrina. Ancora fanciullo, era assiduo nei digiuni, e spesso con quello che era di più saporito nei suoi cibi ristorava i poveri; assisteva le messe del Sacrificio, nelle quali impiegava il tempo che poteva, ed è straordinario con quale compassione, modestia, silenzio e devozione visitasse le Chiese, non voltando mai il viso dagli altari e dalle immagini. Pregava molto spesso, e , immobile per molte ore, dedicava i giorni e le notti a Dio. Inoltre, aveva caro passare spesso le intere notti insonni, per dedicarsi a Dio e godere dei suoi colloqui. Perciò gli accadde di pensare di entrare nella Religione appena compiuta l'infanzia; dopo che il Padre e la madre lo seppero, ci preoccuparono di dissuaderlo, ma il Santo giovane, sapendo che un discepolo di Cristo deve abbandonare il Padre , la madre e tutto ciò che gli appartiene al mondo per seguire Cristo, ancora giovane negli anni, ma provetto nello spirito, non tenne in conto i blandimenti dei genitori, disse addio al mondo, e fuggendolo, convolò alla Religione di Basilio quando aveva appena raggiunto i dodici anni.

Aspromonte il film di Calopresti al cinema dal 21 novembre

Finalmente arriva al cinema il film di Mimmo Calopresti: ASPROMONTE La terra degli ultimi. Il Film, ispirato dal romanzo di Pietro Criaco “Via dall’Aspromonte” (Rubbettino Editore), è distribuito da Italian International Film con Rai Cinema con il contributo della Regione Calabria e Calabria Film Commission. Scritto da Mimmo Calopresti con Monica Zapelli, con la collaborazione di Fulvio Lucisano è interpretato da Valeria Bruni Tedeschi, Marcello Fonte, Francesco Colella, Marco Leonardi e con la partecipazione di Sergio Rubini. Ad Africo, un paesino arroccato nella valle dell'Aspromonte calabrese, alla fine degli anni '50, una donna muore di parto perché il dottore non riesce ad arrivare in tempo e perché non esiste una strada di collegamento. Gli uomini, esasperati dallo stato di abbandono, vanno a protestare dal sindaco. Ottengono la promessa di un medico, ma nel frattempo, capeggiati da Peppe, decidono di unirsi e costruire loro stessi una strada. Tutti, compresi i bambini, abbandonano le occupazioni abituali per realizzare l'opera. Giulia, la nuova maestra elementare, viene dal Nord, e vuole insegnare l'italiano "se Africo entrerà nel mondo grazie alla strada, i ragazzi dovranno conoscerlo prima, imparando a leggere e a scrivere".

Premio letterario città di Como a Pietro Criaco

Premio letterario "Città di Como". Grande successo per il Premio internazionale "Città di Como", giunto alla VI edizione. Nel Salone d'onore di Villa Olmo (Como) in Via Cantoni sono stati annunciati i vincitori. Su 2700 partecipanti a questa edizione, uno dei vincitori nella sezione "Narrativa edita" è lo scrittore africese Pietro Criaco 1° classificato con il suo libro "Via dall'aspromonte" edito da Rubbettino. Ambientato ad Africo negli anni '50, sperduto paesino dell'Aspromonte, dove gli abitanti decidono di unirsi per costruire una strada che li salvi all'isolamento. Complimenti a Pietro.

Angelo Gligora